Romanzi classici... nelle parole di un lettore
Si legge al capitolo XIV de Le avventure di Oliver Twist: «Ti piacerebbe divenire una persona colta e scrivere libri?
– Penso che preferirei leggerli, signore, – rispose Oliver». Singolare punto di partenza per chiunque voglia illustrare le ragioni che lo inducono a scrivere brevi pagine su classici della letteratura! Ma le parole di Oliver contengono già la motivazione segreta di un simile bisogno (scrivere di romanzi): si tratta del desiderio di rubare alle storie un po’ della loro magia, delle loro invenzioni, della capacità di trasformare in commozione o divertimento il fatto più insignificante. Siamo tutti come Peter Pan quando spiega di essere fuggito di casa il giorno in cui nacque, dopo aver sentito papà e mamma parlare di ciò che sarebbe dovuto diventare quando fosse stato uomo: «Io voglio rimanere per sempre un bambino e divertirmi; così sono scappato ai giardini di Kensington e ho vissuto per molto tempo tra le fate»; d’altra parte Peter si rammarica perché ormai le fate sono quasi tutte morte: «I bambini sanno talmente tante cose adesso. Non ci mettono molto a non credere più alle fate, e ogni volta che un bambino dice: “Non credo alle fate,” da qualche parte una fata muore». Ogni giorno perdiamo capacità di meravigliarci, di credere a sogni e fantasticherie, di intraprendere cammini insidiosi per spirito d’avventura … Se volessimo imparare di nuovo a essere bambini, in quale direzione dovremmo guardare? È dai romanzi che dobbiamo trarre ispirazione, in essi possiamo recuperare la sensibilità perduta; è un modo per dare alla propria esistenza piglio e originalità romanzeschi. L’idea affascina: don Chisciotte (accanito lettore di storie cavalleresche) che impartisce lezioni di coraggio; l’erudito Poirot che dispensa pillole di acume investigativo … Ogni uomo felice – compresi i personaggi dei libri – deve per forza essere un lettore. Insomma, è verosimile che Oliver Twist desideri leggere romanzi – anziché scriverli – per cercare in essi elementi con cui rendere, se possibile, ancor più originale e avventurosa la propria storia. Se così stanno le cose, non si può dire che il tentativo non abbia avuto successo!
A presto, mio buon Ascoltatore, e come sempre… buone storie!